Cos’è cambiato dal 2004 ad oggi? A cos’è servita l’istituzione del 10 febbraio e cosa ha prodotto finora? Quali le prospettive future? Ospite della caporedattrice Ilaria Rocchi, anima della storica rivista «Panorama» di Fiume, ho risposto a queste domande, raccontando “Il sogno di una nuova nazione” e ragionando su cosa si potrebbe fare negli anni a venire. Sono stato estremamente grato di questa opportunità.
La rivista quindicinale «Panorama» è sempre in vendita in tutte le edicole dell’Istria e del Carnaro; il nuovo numero è il numero 3, anno 70 (anno e numero “giubilari”: il primo numero della gloriosa rivista è datato, infatti, 15 febbraio 1952). Trovate il mio pezzo alle pagine 11 e 12.
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A questo punto aggiungo poche cose. Per me è una ragione di orgoglio poter collaborare con la rivista «Panorama». La prima volta era capitato diversi anni fa, quando avevo raccontato le poesie di Vlada Acquavita, da Buie. Da quel momento, ogni tanto abbiamo fatto pezzi di cammino insieme, in armonia.
Il pezzo è dedicato a tutta la mia famiglia materna: a quella parte della mia famiglia materna che, più o meno settanta anni fa, decise di rimanere nelle terre avite e di affrontare un determinato destino, vale a dire una trisnonna, due bisnonni, degli zii e un cugino, e altri cugini di vario grado; e altrettanto è dedicato a quella parte della mia famiglia che invece trovò riparo a Trieste, esule inquieta, vagheggiando un ritorno che è rimasto nel sogno. Io, figlio di madre esule, derivo e discendo da tutti loro, esuli e rimasti.
Ho sempre cercato di essere leale alle vostre parole e ai vostri sguardi. Tutti.
franco