Gianfranco Franchi

franco

Gian­franco Fran­chi [Trie­ste, 1978], let­te­rato romano di san­gue istriano, austro-trie­stino e tiburtino. Lau­reato in Let­tere Moderne a Roma III nel 2002, con una tesi in Sociologia della Let­te­ra­tura, ho pub­bli­cato due raccolte di racconti, “Mon­te­verde” [Castel­vec­chi, 2009; tit. or. “New Order”] e “Disor­der” [Il Foglio Let­te­ra­rio, 2006] e l’antiromanzo “Pagano” [Il Foglio Let­te­ra­rio, 2007];  en passant, uno strano anfibio, “L’arte del Piano B. Un libro stra­te­gico” [Piano B, 2011]; un sag­gio, “Radio­head. A Kid. Testi com­men­tati” [Arcana, 2009]; una rac­colta di versi, “L’inadempienza” [Il Foglio Let­te­ra­rio, 2008]; e poi, oltre 1800 recensioni, approfondimenti e interviste, nel tempo, tra quotidiani, riviste e periodici varii.  Vivo a pochi passi dal Gia­ni­colo, fuori Porta san Pan­cra­zio.

In gio­ventù ho coor­di­nato le rivi­ste let­te­ra­rie uni­ver­si­ta­rie romane “Ouver­ture” [7 numeri, 1998–2001] e “Der Wun­der­wa­gen” [5 numeri, 2000–2003]. Di lì a poco ho fon­dato e coor­di­nato il sito let­te­ra­rio Lan­ke­lot [2003–2013]. Per qualche anno ho lavo­rato per diverse case edi­trici [Castel­vec­chi, Arcana, per un breve periodo Alet, Piano B], per lo più come scout, come con­su­lente e come bandellaro. Sono stato nella giu­ria del Pre­mio Cam­piello Gio­vani [dal 2012 al 2024], del Pre­mio per la Letteratura di Viaggio Città di Pale­strina [2016; consulente nel 2017], del Pre­mio Para­diso degli Orchi [dal 2011 al 2013] e del Trieste Opening Band [2014] .

Ho par­te­ci­pato a diversi pro­grammi radio, tenendo rubri­che dedicate per lo più a letteratura e musica, da quando avevo vent’anni [Radio­Rai FVG, rubrica di libri per “Scon­fi­na­menti”, ott-dic 2015; Radio Capo­di­stria, rubrica di libri nella “Agenda in Orbita” di Ricky Russo, ott. 2009-sett.2012; Fahrenheit-Radio 3, rubrica “Momento Cri­tico”, feb­braio 2010; Rai-WebRadio 8, rubrica “Ma che fine ha fatto…”, 2011; Nuova Spa­zio Radio, tra 2000 e 2001, etc]. Ho lavo­rato per agen­zie pubblicitarie [Egg, Ego­lab] e isti­tuti di cul­tura [IRCI — Isti­tuto Regio­nale per la Cul­tura Istriano-Fiumano-Dalmata, più volte, a distanza di diversi anni; attualmente sono l’addetto a due delle tre pagine social dell’IRCI; sono in carica da 4 anni e mezzo circa].

E poi ho col­la­bo­rato con diverse testate; tra le varie “Vetrine” [IP, mensile, alle­gato a “Elle” e “Marie­Claire” in Roma e Lazio, 2006–2008], “Secolo d’Italia” [direzione Perina-Lanna: feb. 2010-mar. 2011], “Blo­wUp” [mensile, mag. 2010-ago. 2013], “Il Rifor­mi­sta” [una decina di recen­sioni, 2011–2012], “D di Repub­blica” [un rac­conto, 2009], “Turi­smo Cul­tu­rale” [varii numeri, 2010-11], “Il Piccolo” [un racconto, 2020], “Gali­leo” [2008], “Abso­lute Poe­try” [2008-2010], “Tri­lo­biti” [2008], “La Nota del Tra­dut­tore” [2009], “Tiscali” [rubrica di libri, 2011-nov. 2013], “Il Para­diso degli Orchi” [2008-2013], “Alfabeta2/Alfalibri” [una decina di pezzi, ott. 2011-mar. 2019], “Galatea” [2015], “Il Ponte Rosso” [apr.2015-2019], “Man­gia­li­bri” [dic. 2013-2023], “Il Ventriloco – Rivista di Trastevere” [un racconto, 2020], “Tempi & Cultura. Istria, Fiume, Dalmazia” [2020], “Orizzonti Culturali Italo-Rumeni” [2022], “Panorama” [di Fiume, mica di Milano; più volte, negli anni].

Collaborazioni

lankelot
mangialibri
secolo
riformista
galileo
blow up
ponte rosso
alfabeta

Ho pre­sen­tato dal vivo parec­chi autori, ita­liani e stra­nieri, più o meno fino al 2018: da Mau­ri­zio Cec­cato a Renzo Paris, da Anto­nio Vene­ziani a Simone Baril­lari, da Joe Lan­sdale a Tadeusz Boro­w­ski [in memo­ria], da Clau­dio Morici a Fla­vio Santi, da Paolo Mascheri a Simone Cal­ta­bel­lota, da David Hew­son a Simona Bal­danzi, da Patrick Karl­sen a Gian­carlo Stur­loni, da Luigi Nacci a Marco Busetta, da Robin Hobb a Fran­ce­sca Mat­teoni; da Tom­maso Pin­cio a Tommaso Giagni; da Walter Chiereghin a Ricky Russo; da Chiara Moscar­delli a Paola Dallolio, da Dora Alba­nese a Ric­cardo Reim, da Domenico Di Tul­lio a Paolo Zardi, da Enrico Pie­tran­geli ad Ambrose Bierce [in memo­ria], da Mauro Garo­falo a Simone But­tazzi, da Lino Centi ad Adriano Ange­lini; da Danilo Arona a Luca Giachi, da Alfred McCoy ad Andrea Zandomeneghi, da Luciano Bian­ciardi [in memo­ria], a Stelio Mattioni [in memoria], da Vlada Acquavita [in memoria] a Sci­pio Sla­ta­per [in memo­ria].

A LATERE. In anto­lo­gia non vado volen­tieri. Ecce­zioni: Versi in “Ragioni e canoni del corpo” [Asefi, 2001] e “Folia sine nomine secunda” [Mar­si­lio, 2005], a cura di Luciano Troi­sio e Cesare Ruf­fato. Rac­conti in “Qual­cuno ha morso il cane” [Coni­glio, 2008], a cura di Anto­nio Vene­ziani e Ric­cardo Reim; “Roma per le strade – 2” [Azi­mut, 2009] a cura di Mas­simo Mau­geri; “Rac­conti di peri­fe­rie” [Mali­cu­vata, 2010] a cura di Gruppo Opì­fice; “Biglietto, prego” [Zero91, 2012] a cura di Alex Pie­tro­gia­comi; “Lau­dato sie mi’ Signore. Scritti ere­tici su san Fran­ce­sco” [Nuove Aldine, 2015] a cura di Clau­dio Mar­rucci; “Sorridi. Siamo a Roma” [Ponte Sisto, 2016] a cura di Antonio Veneziani.

CURA­TELE. Ho curato la pla­quette “Let­tere alle tre ami­che” di Sci­pio Sla­ta­per [Alet, 2007] e l’audiolibro “L’altro viag­gio in Ita­lia. Dal Cin­que­cento al Due­mila” [Il Nar­ra­tore, 2009]. Qual­che post­fa­zione ogni tanto, qua e là, qual­che quarta. Un giorno o l’altro metterò in ordine anche quelle, chissà.

INCOM­PIUTE. Qualcuna. L’allucinato romanzo breve “42. Sto­ria di un bus”, scritto poco dopo “Mon­te­verde” ma abban­do­nato a metà strada (e poi, sì, c’era già stato un certo Rodari…). Poi un saggio pensato “contro il telefono”, surclassato dai ripetuti e imprevedibili cambiamenti tecnologici, funzionali ed estetici, in genere. Rimane incompiuta invece una rac­colta di rac­conti, com­pleta di varie cose uscite qua e là, tra rivi­ste, siti, quotidiani, miscellanee. L’elenco completo di questi pezzi “extravaganti” sta qui.