La vita intensa

La vita intensa Book Cover La vita intensa
Massimo Bontempelli
ISBN Edizioni
2009
9788876381478

“Come si fa a essere così poco seri, alla tua età?”. “La mia età? È un'età come un'altra”. (Eppure preferirei averne un'altra. Per esempio venti anni. E una volta li avevo! Ma non lo sapevo. Al fronte ho avuto sempre per compagni d'arme ragazzi dai diciotto ai ventidue anni, e mi pareva una grande ingiustizia. Vagheggiavo un mondo che fosse come un gran tribunale, e sopra la testa del Presidente stesse scritto: 'L'età è uguale per tutti'. E che fosse vero, questa volta. Ma Annie Vivanti un giorno m'ha insegnato un segreto: 'Mettetevi davanti allo specchio, guardatevi, e dite forte: 'Pensare che ho dieci anni meno che tra dieci anni!'”) (Bontempelli, “La vita intensa”, pp. 12-13)

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Milano, una manciata d'anni dopo la Prima Guerra Mondiale. Entriamo nel mondo strampalato, piccolo borghese e ultraletterario di un “nuovo” Massimo Bontempelli, rigenerato e cambiato dalle esperienze vissute in quell'ultimo periodo – tanto da ripudiare, con l'eccezione dei “Sette savi”, tutta la sua produzione precedente. Il sentiero passa per questi dieci frammenti ludici, assemblati in uno stravagante romanzo breve. Sono apparsi originariamente, a puntate, nella rivista «Ardita» (marzo-dicembre 1919); subito dopo, in volume, per la Vallecchi, nel 1920. Oggi, eccoli nell'edizione ISBN, 2009, nella seducente collana “Novecento Letterario”.

“La vita intensa” è un libello satirico, ricco di reminiscenze e di omaggi. Stilettate rivolte a Mastriani, Barbieri, Invernizio, Salvatar Gotta, Casanova, al romanzo di formazione in generale, alla letteratura dell'incomunicabilità e dell'assurdo, al romanzo psicologico; gli omaggi, invece, sono rivolti ad Ada Negri, Savinio, Marinetti – pur con qualche diffidenza nei confronti dell'estetica (e della mistica) futurista.

Secondo Alessandro Tinterri, con “La vita intensa” Bontempelli “è rinato a una nuova vita di scrittore: viene in mente il palazzeschiano 'lasciatemi divertire', lui pure, infatti, si diverte a prendersi gioco dei luoghi comuni, dei meccanismi narrativi usurati (…). Le varie avventure che si succedono nel corso dei dieci fulminei romanzi, (…) ruotano interno a un nucleo ideologico centrale: la rappresentazione ironica della società borghese del primo dopoguerra, dipinta nella sua quotidianità, con la sua logica, i suoi ritmi, i nuovi idoli della modernità” (p. 193).

Assaggiamola, allora. Sostiene Massimo che la cosa più caratteristica della vita moderna sia l'appuntamento: un vero romanzo d'avventura moderno non può prescindere da una modernità simile. E il protagonista della “Vita intensa”, il signor Massimo, proprio a un appuntamento è diretto, nelle prime battute. Per questo, perderà forse l'amore della sua vita; sovrappensiero, sbaglierà fermata; sovrappensiero, sbaglierà fermata un'altra volta ancora; si ritroverà a casa, mediterà sul significato del giornale papiniano “La Vraie Italie” (“ora cercheremo di scriverla anche in italiano”, conclude, questa nostra vera Italia), e andrà a piedi all'appuntamento. Troppo tardi.

Più avanti, una signora va a trovarlo. Che sia un'autrice in cerca di pubblicazione presso qualche editore o qualche rivista, una concertista in cerca di raccomandazioni, una proprietaria d'album in cerca d'un autografo? Niente del genere. È in cerca di consigli e di consolazione perché il marito la tradisce. Scattano le indagini. Porteranno a un risultato spiazzante. Dritto dritto al cospetto d'una signora che ha avuto la Spagnola giusto un mese prima. I capelli non cadono per caso. Per un tradimento che si rispetti, c'è prova e prova.

Grande tabagista, Massimo medita sulle strategie d'acquisto dei pacchetti di sigarette, e sul risparmio figlio delle cicche rollate in casa, a mano; c'è una tecnica e una variante principe, a ben guardare. “Io affermo che le sigarette si fanno arrotolando la carta all'insù e in dentro, verso il corpo dell'autore, Savinio sostiene invece che si fanno arrotolandole in giù e in fuori, con una vaga direzione verso il corpo dell'interlocutore” (p. 64). E poi ecco memorie delle prime esperienze di lavoro, da correttore di bozze (complete di “caccia all'emolumento”, ossia “opera assidua e frammentaria cui ognuno doveva dedicare tutta la sua sagacia e la sua vigilanza”, p. 83), e incredibili imprese da copy ante litteram (“Iovelli Cebmi”), maestro di pianoforte (“ripetizioni, non lezioni”) e via dicendo. Il tutto, intervallato da sano delirio tabagista: per esempio, ecco cosa accade quando qualcuno camminando t'urta e ti fa cadere la sigaretta. L'ultima sigaretta.

“M'invase uno stupore tetro e freddo. Il silenzio notturno mi fasciava tutto dalle case buie e serrate. Era la sigaretta ultima. Tutto chiuso, in tutta la città. Fino a domani. Quel domani mi parve proiettarsi in una distanza infinita e irraggiungibile del Tempo. Mi chinai di nuovo verso la pozzanghera: la sigaretta si sfaceva dolorosamente nel fango. 'A domani? Quale domani?'. Allora io, che avevo sopportato per anni miserie fame freddi umiliazioni delusioni, i più acri e grotteschi scherni della fortuna, serenamente col pensiero fisso al lontano avvenire, io ora, sulla soglia della felicità, non seppi sopportare il pensiero della disavventura presente e l'aspettazione di un domani da cui mi separavano poche ore notturne; e venni in una così cupa e gelata disperazione, che tratta una rivoltella mi sparai tre colpi alla tempia, rimanendo sull'istante cadavere. (…). Solo parecchi anni dopo ho preso moglie e mi son messo a fare il romanziere” (p. 112).

Non mancano modernissime considerazioni sul poker (“Nessuna partita di poker ha mai durato meno di sei o sette ore; i giocatori lo sanno, e quella frase per nessuno d'essi ha valore di misurazione preventiva del tempo. Ma è una formula immancabile, rituale e sacramentale d'inizio”, p. 146) a costituire un nuovo, curioso intervallo in questo gioco di prose a incastro. L'epilogo nasconde sfumature pirandelliane. Estremamente piacevole, estremamente intelligente. Da riscoprire.

EDIZIONE ESAMINATA e BREVI NOTE

Massimo Bontempelli (Como, 1878 – Roma, 1960), scrittore, critico letterario e giornalista italiano.

Massimo Bontempelli, “La vita intensa”, ISBN, Milano 2009. Postfazione e nota biografica di Alessandro Tinterri.

Prima edizione: “La vita intensa. Romanzo dei romanzi", Vallecchi, Firenze 1920.

Gianfranco Franchi, gennaio 2010.

Prima pubblicazione: Lankelot.

Nuova edizione ISBN di un notevole lavoro di Massimo Bontempelli…