La commedia dei filosofi

La commedia dei filosofi Book Cover La commedia dei filosofi
Albert Camus
Via del Vento
2010
9788862260404

“La commedia dei filosofi” è una breve pièce teatrale del giovane Camus, inedita in Italia. Secondo il curatore, Antonio Castronuovo, è una “precoce incursione critica verso precise posizioni”, scritta con ogni probabilità nel 1947: “I taccuini di Camus sono punteggiati nel 1947 di appunti sulle ambizioni degli esistenzialisti parigini, e ciò fa ritenere che l'operetta sia stata redatta proprio in quell'anno. La certezza poi che abbia inteso causticamente pungere proprio l'esistenzialismo – continua Castronuovo – risulta chiara dai temi che prende di mira: la libertà della scelta, la contingenza, l'autenticità, l'engagement” (p. 31).

Personaggi principali sono il signor Vigna, sindaco e farmacista del paese, sua moglie, sua figlia Sofia e il suo fidanzato, Melusino, e il signor Nulla, “sedicente filosofo”, matto fuggito dal manicomio.

Nulla si presenta da Vigna: ha un nome “davvero rispettabile”, molto noto nella capitale. Ha con sé un libro: è il “nuovo vangelo”, di cui sente d'essere il buon apostolo. Nulla è uno dei molti nuovi Messia che popolano Parigi. Predicano queste verità: “nulla ha causa e tutto è caso”, perché il mondo è assurdo: è assurdo perché non ha nessuna spiegazione, e non ha nessuna spiegazione proprio perché è assurdo. Vigna s'innamora di questa straordinaria verità rivelata: capisce tutto a un tratto che il suo eroismo consisterà nel non fare più nulla. Sarà un ortodosso del vangelo nuovo. Un vangelo di libertà – diciamo così – e di educazione a un principio cardine: niente è impossibile.

Nulla: “C'è solo una libertà: quella che dobbiamo conquistare in tutte le azioni della nostra vita. Il che ci riporta a dire che siamo sempre sulla via di essere liberi, ma che in verità non lo siamo affatto” (p. 25).

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Di lì a poco la figlia va a informarlo della prossima richiesta di matrimonio del suo amato Melusino. Vigna, illuminato dal Vangelo di Nulla, è perplesso: Melusino è stato sin qua troppo rispettoso e troppo educato, non ha approfittato di lei e non l'ha messa incinta, e quindi non è credibile. Che si dia una mossa, insomma: che mostri volontà e prenda ciò che gli spetta. Melusino trova coraggio e inventa cose che non ha mai fatto pur di sposarla: ma Vigna, non pago, pretende che abbia avuto anche un po' di passato caotico, che so, furtarelli e adulteri. Niente. Addirittura Melusino non ha nemmeno dato vita a un bambino in una relazione precedente. Pazzesco: “E se non c'è alcun bambino voi siete irresponsabile, e se siete irresponsabile non siete affatto impegnato, e se non siete impegnato non amate mia figlia: è evidente” (p. 24).

La vicenda si scioglie soltanto quando il direttore del manicomio torna a cercare il signor Nulla, e avverte il povero Vigna delle sue condizioni di scarsa lucidità. Non così singolari: a Parigi è pieno di soggetti del genere, “vanno talmente matti per il patriottismo che appena c'è l'occasione diventano patrioti di due o tre paesi”, alla Sartre diciamo. E “si sbranano in nome della pace e promettono la galera in nome della libertà”...

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“La commedia dei filosofi” è una satira politica decisamente limpida e diretta; uno sberleffo alla Molière, per dirla con le parole di Castronuovo, che sintetizza e trasfigura a dovere l'eccezionale e sacrosanta distanza tra un'intelligenza libera e coraggiosa come quella di Camus e una assoldata e ipocrita come quella di Sartre e dei suoi simili, e dei suoi stanchi epigoni. È uno scritto piacevole, franco e ameno: un divertimento brioso e solare.

EDIZIONE ESAMINATA e BREVI NOTE

Albert Camus (Mondovi, Algeria, 1913 – Villeneuve-la-Guyard, Francia, 1960), dottore in Filosofia, tragediografo, romanziere, saggista e giornalista francese d’Algeria. Premio Nobel per la Letteratura nel 1957.

Albert Camus, “La commedia dei filosofi”, Via del Vento, Pistoia 2010. Traduzione e cura di Antonio Castronuovo

Prima stesura: “Improptu des philosophes”, 1947.

Gianfranco Franchi, agosto 2010.

Prima pubblicazione: Lankelot.

Personaggi principali sono il signor Vigna, sindaco e farmacista del paese, sua moglie, sua figlia Sofia e il suo fidanzato, Melusino, e il signor Nulla, “sedicente filosofo”, matto fuggito dal manicomio.