Consideravo, e considero, Houellebecq una maschera: una maschera letteraria francese, come il mezzo rumeno Cioran, come Camus, come Céline, come Rimbaud. Uno che forse era stato degno del Nobel, a un certo punto, a differenza dell’improbabile e molto trascurabile Modiano, ma uno che ormai era andato: finito.