“Jekyll fu concepito, scritto e riscritto e stampato nel giro di dieci settimane” – annotò Stevenson – “per un paio di giorni mi tartassai il cervello per trovare una trama di qualsiasi genere; la seconda notte sognai la scena della finestra e un’altra scena che avrei poi suddiviso in due (…); tutto il resto lo composi da sveglio, in assoluta lucidità”.