Forse è paradossale, ma per questa sua inspiegabile amicizia coi turchi il memoir Cuatro aňos bajo la Media Luna (1924), poi rivisto e aggiornato come Four Years Beneath the Crescent [1926] assume particolare valore; diamo retta alla Arslan: “Una testimonianza, questa, resa quasi contraggenio ma con asciutta drammaticità: sugli eventi dell’assedio di Van, su Bitlis, su Tell Armen, altrove; crudeltà inenarrabili, sevizie di ogni tipo, montagne di cadaveri […]”