È una sorta di mosaico, costruito, tassello per tassello, da memorie, ricostruzioni e interpretazioni dell’accaduto, raccolte nel corso di tre anni di lavoro dai due autori; è un tributo alla memoria dei caduti e un equilibrato e compassato atto d’accusa nei confronti di chi, incresciosamente, giudica l’accaduto alla stregua di uno spiacevole episodio, o giù di lì.