Questo libro è una matrioska. A un primo strato, è un saggio su Bulgakov scritto da un’outsider assoluta, una studiosa di popoli aborigeni artici e subartici, traduttrice dal russo, Luciana Vagge Saccorotti; a un secondo strato, è la restituzione di parte di un lavoro ciclopico di scandaglio negli archivi dei vecchi servizi segreti sovietici, dovuto a un coraggio sfrenato e a un accecante amore per la verità e per la letteratura: a questo secondo strato, “Il maestro svelato” è il trailer del lavoro di una vita di un artista russo decisamente poco noto, nel Belpaese: il poeta Vitalij Aleksandrovič Šentalinskij, classe 1939.