Una pubblicazione politicamente schierata, come ben si chiarisce già nell’introduzione: è una miscellanea di pezzi di critica letteraria fondati su una sensibilità socialista, internazionalista e utopista. Terrinoni sa restituire un numero rimarchevole di letture e di reminiscenze; sa destreggiarsi a dovere quando s’imbatte in intelligenze politicamente piuttosto distanti dalla sua (Yeats, un nome su tutti); sa dimostrare le sue appartenenze e i suoi ideali senza inciampare nel fanatismo o nel proselitismo. Si può adottare questo libro come scrigno di letture prossime venture, o come piccolo portolano della letteratura irlandese; la sensazione è che sia un lavoro prodromico a una “Storia della Letteratura Irlandese” che potrà vedere la luce, nel tempo.