Il testamento di Salvatore Siciliano

Il testamento di Salvatore Siciliano Book Cover Il testamento di Salvatore Siciliano
Salvatore Cobuzio
Fazi
2010
9788864111001

“Il testamento di Salvatore Siciliano”, opera prima del siracusano Salvatore Cobuzio, web marketing manager e scrittore italiano classe 1978, è una divertente e caratteristica operazione di marketing editoriale destinata a fare breccia, immagino, nelle intelligenze italiote da social network. È una sorta di web-thriller, un giallotto [molto] casareccio 2.0, fondato sulla psicosi megalomane princeps da ossessi di facebook: ossia che il social network yankee abbia sostituito google, e che nessuno più navighi in rete come un tempo, scegliendo quali testate e quali siti studiare e consultare, liberamente. È la convinzione di chi non naviga più in Internet, ma abita dentro faccialibro e al limite tramite faccialibro spizzica le notizie segnalate qua e là, salvo poi tornare nel guscio della sua paginetta personale, tutta colorata, con i giochetti e le fotine; qui su FB ci stanno proprio tutti, pensa, posso parlare proprio con tutti, sapere tutto quel che voglio. E via dicendo; e si illude che sia così per l'universo web: che chiunque acceda al web ormai debba passare per fb, cedendo tutti i suoi dati personali a estranei. La risposta è no, la risposta è che facebook è, ad oggi, la casa degli analfabeti del web, di solito, e di una buona quantità di impiegati negligenti e di redattori spaesati, in cerca di un'esibizionista evasione dalla realtà. Spedire un messaggio nella bottiglia è oggi più rivoluzionario ed educato rispetto alla scelta di pubblicare un comunicato su FB. Almeno è un atto insolito, unico; non ha concorrenza e può arrivare dappertutto. Può addirittura perdersi, che meraviglia. Certo, servono milioni di messaggi nella bottiglia per fare marketing. E il vetro costa. Spedire qualche mail e spammare a tutto spiano nei social network può costare molto poco tempo, e pochissimi soldi. Che palle, però.

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Non è esattamente un libro di satira di facebook (e compagnia cliccante: twitter, netlog, myspace e via dicendo): magari lo fosse. È un libro (illustrato, una tantum) che si serve della notevole popolarità delle nuove “pagine bianche interattive” della Rete per montare ad arte la notizia della propria esistenza, e circolare con maggiore facilità. Insomma: è un bel giocattolo. Ma è un giocattolo. La letteratura dov'è? Non c'è. C'è una trama megalomane raccontata con toni da dagospia, venata da deliri sulle multinazionali e sul tantalio e da un sentimentalismo sottotraccia molto paesano. C'è un'idea: quest'idea è quella di creare dal niente un caso, un po' come accadde in America tanti anni fa per il Blair Witch Project. Ma qui niente gotico all'amatriciana: piuttosto, una vicenda di triplogiochismo industriale cacio e pepe. Già, perché ben prima dell'uscita del libro sono uscite tantissime pagine web (su facebook! Chiaramente. Ma non solo) dedicate a questo giocattolo. E adesso eccolo qua. Cosa ce ne facciamo? Lo leggiamo.

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Salvatore Siciliano scompare. I suoi amici si impegnano a cercarlo per giorni, dappertutto, e con tutti i loro potenti mezzi 2.0: mail, sms, chat. Invano; sin quando, un giorno, la sua immagine appare su tutti i profili e le pagine di Facebook. Siciliano pubblica un testamento paranoico sul più squallido e populista dei social network, lasciando alla sua amata Simona 98 milioni di euro, una decina di case e via dicendo: se ne va e cambia vita perché sin qua è stato un prestanome di tutta una serie di potenti, e ha partecipato a terribili speculazioni sulle spalle della povera gente, perché aveva un progetto. Quale, lo scoprirete da soli. Poi Salvatore comincia a mandare messaggi (“indizi” è un termine più corretto) ai suoi compari. E il mistero s'infittisce. Chissà che fine ha fatto: chissà quando, e chissà dove potrà mai riapparire. E con quale nick!

EDIZIONE ESAMINATA e BREVI NOTE

Salvatore Cobuzio (Siracusa, 1978), scrittore italiano. Questa è la sua opera prima. È stato web marketing manager presso gli studi di Cinecittà.

Salvatore Cobuzio, “Il testamento di Salvatore Siciliano”, Fazi, Roma 2010.

Gianfranco Franchi, maggio 2010.

Prima pubblicazione: Lankelot.