Dare voce al silenzio

Dare voce al silenzio Book Cover Dare voce al silenzio
Patrizia Garofalo
Il Foglio Letterario
2007
9788876061424

A casa del poeta non si piange” – incipit, e allora “metto il collirio / e / sorrido”: primi versi a testimoniare caratteristiche distintive d’un’opera in versi che sa essere frammentaria e incisiva, singhiozzante e disperatamente viva. Lo stile e lo spirito di Patrizia Garofalo sono in questo frammento: si va per versi asimmetrici e immediati, per espressione di contrasti e di simboli – il simbolo non tradisce, già dall’etimo – e per scrosci di lirismo puro. Tanto puro che corrode chi sa sentire, e chi conosce  quella tradizione che da Petrarca s’è evoluta e mutata e spiegata in Ungaretti, Caproni, Erba. Il sentimento che t’ammazza.

È una poesia di nostalgia e desideri perduti, di cicatrici indelebili d’abbandoni e d’irrisolte interazioni umane; tuttavia ritornanti, come ossessioni dai colori che muta spietato il tempo. L’armonia appare quando “tra i tuoi capelli / respira / oggi / il vento”: la pioggia e l’acqua vanno invece a sbiadire e dissolvere la memoria, la carta si piega e s’abbandona.

La letteratura come vizio, come sorriso inghiottito: come espressione del passato, e quindi come fantasma: Caproni parla di diario, l’autrice di “nuovi calendari dell’anima” – l’impatto è prepotente e dolce, sensuale e luminoso. D’un tratto si sprigiona il sublime: “Impigliate stelle  / alle nostre finestre / dal cielo / dirottate traiettorie / Riposiamo / tra foglie rosse / ad un autunno insperato”.

E s’avanza per tempeste di coscienza di sé, origine d’acqua e sogno di terra: per amori tratteggiati nell’attesa e cristallizzati nella genesi del desiderio, femminili e incerti: accade quando “anche la luna / si appende / alle mie caviglie”, e il presente rovescia il cielo e la terra è dominio dell’artista.  Più di chiunque altro capisco il secondo componimento, per via della sua genesi – ma questa è storia personale, mi limito a salutare e ricordare l’antica febbre. Felice di vedere su carta l’impatto d’una lettura d’un’opera rimasta incompiuta. Vive nei versi di Patrizia Garofalo, adesso. La sua nuova raccolta di poesia è stata pubblicata dalle Edizioni Il Foglio: aggiungo queste note a quanto avevo scritto, a proposito dell’opera omnia, poco tempo fa. Stavolta ho viaggiato e interiorizzato pensando al  taccuino di chi scrive strappando a dio il dolore e la menzogna.  E ci libera dal male. Saluto l’avvento di poesia nuova con il sorriso riconoscente del lettore antico.

EDIZIONE ESAMINATA e BREVI NOTE

Patrizia Garofalo (Camerino, 1949 - Ferrara, 2017), poetessa italiana. Ha insegnato Lettere a Ferrara, in un Istituto Superiore.   

Patrizia Garofalo, “Dare voce al silenzio”, Il Foglio, Piombino, 2007. Prefazione di Attilio Mauro Caproni

Gianfranco Franchi, marzo 2007.

Prima pubblicazione: Lankelot.